miércoles, 11 de septiembre de 2013

METEORITI IN RUSSIA, OLTRE 1.000 FERITI: "200 BAMBINI"


È di circa 1.200 feriti il bilancio dell'improvvisa pioggia di frammenti di meteoriti che questa mattina si è abbattuta su Celiabinsk, negli Urali russi. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno russo, sottolineando che tra loro ci sono almeno 200 bambini. Gran parte dei feriti sono stati colpiti da vetri delle finestre infranti dall'impatto. oltre mille i feriti in seguito alla caduta di frammenti di meteorite nella regione di Cheliabinsk.
Lo ha dichiarato Mikhail Yurevich, governatore della regione di Cheliabinsk. In maggioranza colpiti da trauma leggeri, ha spiegato, fatta eccezione per due feriti gravi a Kopeisk. Tremila gli edifici danneggiati, annuncia il Comune.
Tra i feriti anche più di 200 bambini, di cui due in terapia intensiva. Una pioggia tanto inattesa che il presidente Vladimir Putin, impegnato nel G20 a Mosca, si è detto preoccupato criticando velatamente i sistemi di allerta «non del tutto efficaci», e chiedendo alle autorità di fornire maggiore aiuto ai cittadini.
Mentre il premier Dmitri Medvedev dal Forum Economico di Krasnoyarsk ha commentato: «è la prova che non solo l'economia è vulnerabile, ma l'intero pianeta». Questa mattina la città nella Russia Centrale di un milione di abitanti si è risvegliata tra lampi di luce e violente esplosioni a bassa quota, presumibilmente causate dall'onda d'urto dei frammenti nell'atmosfera.
La maggioranza dei feriti - nessuno grave - è stata colpita dai vetri delle finestre infranti dall'impatto. Chiuse scuole e asili nella regione. Il fenomeno è stato registrato anche a Tyumen, Kurgan, Sverdlovsk e nel Nord del Kazakhstan. Inviati sul posto 10mila agenti di polizia e 20mila uomini della Protezione Civile. Secondo l'Accademia delle Scienze russa, la massa del meteorite era di circa 10 tonnellate: è entrato nell'atmosfera alla velocità di 15-20 km al secondo, e si è distrutto all'altezza di 30-50 km. Tre schegge sono già state individuate, annuncia il ministero degli Interni, nei distretti circostanti di Chebarkul e di Zlatust.
Panico tra i malcapitati, alcuni dei quali hanno temuto una «fine del mondo» in ritardo sul calendario Maya; ma anche ironia sul web: «È un segnale per Putin: dopo il papa, deve dimettersi». Non mancano le teorie del complotto: per il leader nazionalista Vladimir Zhirinovski non di meteoriti si tratta, ma del collaudo di una nuova arma realizzato dagli americani, «provocatori guerrafondai».

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