sábado, 16 de febrero de 2013

Papa anticipò l'addio: 'Quanto fatto può bastare' Conclave convocato forse già entro metà marzo

CITTA' DEL VATICANO - Prima intervista di Papa Benedetto XVI dopo l'annuncio del suo ritiro dal soglio pontificio. L'edizione tedesca della rivista Focus pubblica infatti ora il contenuto di un colloquio avuto circa dieci settimane fa da Joseph Ratzinger con il suo biografo Peter Seewald. Anche se precedente alle dimissioni, la conversazione verte comunque su alcuni temi indicati come centrali nella scelta del Pontefice di farsi da parte.



"Non potrei dire, che io sia caduto in qualche sorta di disperazione o dolore universale. Mi è semplicemente incomprensibile. Anche se vedo la persona, non posso capire che cosa ci si possa aspettare. Non riesco a penetrare in questa psicologia", spiega Benedetto XVI parlando del suo ex maggiordomo Paolo Gabriele, condannato al termine del processo per il cosiddetto Vatileaks. Fonti vicine al Vaticano hanno detto che "dopo la concessione della grazia, Benedetto XVI ha continuato ad avere contatti e rapporti con Gabriele, dimostrando a lui e alla sua famiglia interessamento e grande affetto paterno". A giorni l'ex maggiordomo firmerà alcune carte messe a punto dall'ufficio legale del Vaticano attraverso cui si impegna a mantenere il silenzio su quanto a lui noto sul suo passato servizio presso l'Appartamento papale.

Nel corso dello scandalo, sottolinea ancora il Papa, era importate che venisse "garantita la indipendenza della giustizia, che un monarca non dicesse, adesso prendo io le cose in mano". Il Pontefice si definisce quindi "né spaesato né stanco, dopo Vatilikeas". Alla domanda su cosa ci fosse da aspettarsi dal suo pontificato, il Papa diede infine una risposto premonitrice: "Da me? Non molto. Io sono un uomo anziano le mie forze diminuiscono. Credo che possa anche bastare quel che ho fatto".

Intanto resta ancora incerta la data di convocazione del Conclave che dovrà scegliere il successore di Benedetto XVI. E' possibile che inizi prima della metà di marzo, secondo fatto capire dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, spiegando che, sebbene la costituzione apostolica sulla sede vacante preveda, nel caso classico del decesso di un pontefice, l'attesa di 15-20 giorni dall'avvio della sede vacante (che inizierà il primo marzo), nel caso straordinario rappresentato dalla rinuncia di Ratzinger la questione di anticipare di qualche giorno l'avvio del conclave "è stata posta anche da diversi cardinali e attendiamo risposta autorevole appena questa sia disponibile".

Nel frattempo il Papa, dopo il suo trasferimento a Castel Gandolfo nel pomeriggio del 28 febbraio, resterà nella residenza sui Colli Albani per circa due mesi. "Dovrebbe rimanere fino alla fine di aprile", ha spiegato Lombardi. Dopo di che il Papa si trasferirà nuovamente in Vaticano, nell'ex monastero di clausura nei Giardini dove sono in corso attualmente lavori di ristrutturazione.

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